Gil
- 02/10/2021 10:55:00
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Oserei dire che, il primo e lultimo verso, sono lalfa e lomega, il principio e la fine, non soltanto di questa poesia, compiuta e bella, ma direi ancora di ciò che possiamo affermare della nostra condizione esistenziale, certamente nelloggi del nostro tempo, così come possiamo conoscerla ed esperirla ciascuno nel proprio vissuto. "Verso casa non crolla il cielo", perché dove è la dimora i cui abitano i sentimenti, dovremmo scrivere: dove abita il cuore, allora il cielo diviene metafora o figura di un altro cielo, il cielo dello spirito o dellanima che conferisce significazione a ogni atto dellesistere; perciò la poetessa in chiusura può ben scrivere (appartiene tutto ciò al suo genio poetico): "Da cui l’oltre può tornare/dove vita è stata e vita è ancora", perché se cè un ritorno delloltre nella memoria dei vivi, cè anche il ritorno dei vivi nei luoghi significativi di quelloltre, dove sincontrano memoria e presente, liturgia che dischiude pienamente la vita alla vita.
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